“Innovation Broker”: nuova professione o nuovo modo di definire (e di riconoscere, finalmente, in modo esplicito) un ruolo che i consulenti d’1mpresa svolgono da sempre ?

Iniziamo dalle definizioni offerte dal Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020

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“L’innovation broker (IB) o intermediario dell’innovazione è un facilitatore del processo di individuazione dei bisogni di innovazione, di aggregazione dei soggetti interessati, di redazione del progetto di trasferimento dell’innovazione e di animazione del partenariato durante l’attuazione del progetto. Sono considerati “innovation broker” i soggetti che operano nell’ambito della intermediazione dell’innovazione con funzioni di: analisi dei bisogni di innovazione, scoperta di idee innovative, facilitazione dell’aggregazione dei soggetti interessati, redazione di progetti di innovazione con modalità partecipative, identificazione delle fonti di finanziamento per l’attuazione dei progetti, animazione del partenariato nella fase di attuazione del progetto e, infine, di implementazione di processi di adozione delle innovazioni risultanti dai progetti.”

A partire da quest’anno si fa un gran parlare di “facilitatori” e “innovation broker” sull’onda del riconoscimento della figura quale elemento centrale del management del progetto di innovazione all’interno dei Bandi attuativi dei vari PSR regionali (misura 16 “cooperazione” in primis). Si tratta di misure di sostegno destinate alle aggregazione di Imprese agricole e non (purchè operanti nella filiera) per l’attuazione di progetti capaci di incidere sulle debolezze del settore sfruttandone i punti di forza.
Aggregazioni che, perfezionate nelle forme tecniche più disparate, vengono denominate dal PSR GRUPPI OPERATIVI.

Cogliere un’opportunità è il leitmotiv dei progetti.

L’attuazione della misura Cooperazione in giro per l’Italia ha visto regioni più leste a muoversi ed altre seguire a ruota come la Sardegna che ha chiuso il Bando della prima fase della misura 16.1 lo scorso 15 settembre.
Il ruolo degli Innovation Broker, già in questa fase preliminare alla definizione dei progetti esecutivi, si è mostrato importante confermando l’estrema delicatezza della fase di “individuazione dei fabbisogni” da tradurre in veri e proprie “iniziative” di innovazione.

Keynés, da sempre impegnata nel project management a a supporto di aggregazioni di imprese si è impegnata anche nel nuovo ( o antico ?) ruolo di “facilitatore dei processi di aggregazione” accompagnando come Innovation Broker alcuni Costituendi Gruppi Operativi in diverse filiere dell’agroalimentare: dall’allevamento alla olivicoltura, dalla vitivinicoltura alla agricoltura di precisione in orticoltura.
Un affascinante impegno che svolgerà al fianco dei Gruppi Operativi e delle principali Università regionali e nazionali chiamate a supportarli per l’ambito tecnico scientifico.

Siamo in fase neonatale: news coming soon !

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